CAPITOL ESTATE
STAGIONE CINEMATOGRAFICA ESTIVA 2020
Chiostro della Chiesa dei Frati, Ex Asilo Lucca
Scontato il lock down dovuto alla pandemia, epoca buia e triste dominata da steccati e precetti, oltre che da sofferenza e morte, il cinema Capitol apre la sua diciannovesima stagione estiva, la quinta ospitata nel centrale chiostro dell'ex asilo Lucca, con una rassegna di film anarchici e irriverenti in cui lo status quo delle norme e dei recinti, siano essi materiali o ideologici, viene messo sotto scacco da una libertà creativa esagerata e debordante. Programmati di giovedì, i film di questa rassegna, intitolata appunto Il cinema dell'anarchia e dell'irriverenza, si intersecano con la più tradizionale programmazione estiva, e comprendono anche due titoli che alludono più direttamente a quello che resta della lotta di classe, oggi. In programma, anche, il consueto appuntamento con la Compagnia Teatrale Ancora Senza Nome e quello con la Festa multietnica settembrina.
Mercoledì 1 Luglio
Venerdì 3 Luglio
All’indomani di una imponente festa di compleanno, il festeggiato, patriarca di una bizzarra famiglia allargata, viene trovato morto. Sembra un suicidio, ma con l’eredità che fa gola a molti, non si può certo escludere l’omicidio. Un giallo classico, come quelli che si facevano una volta, con Daniel Craig nei panni di chi risolve il caso.
Giovedì
2 Luglio
IL CINEMA DELL’ANARCHIA
E DELL’IRRIVERENZA
Serge (Gerard Depardieu), capelli lunghi fino al sedere e panzone debordante, è un proletario dai mille mestieri che, giunto alle soglie della pensione, per intascarla deve re-cuperare un bel po’ di certificati e ricevute. Così, tirata fuori la moto dal garage, parte per un viaggio che, da fisico, diventa presto un viaggio nella memoria. Un film matto, anarchico e libertario, con le ricevute che alla fine finiscono prima al vento poi in un panino al prosciutto.
Lunedì 6 Luglio
Venerdì 10 Luglio
Un capitano dell’esercito francese, dopo essere stato condannato e degradato, finisce al confino sull’Isola del diavolo, nella Guayana francese. Accusato di tradimento, l’uomo è stato in realtà perseguitato perché ebreo, ma chi ha montato il castello di accuse contro di lui nega. Un ufficiale testardo, però, incalza i colpevoli e, alla fine, vince, ottenendo la piena riabilitazione del militare.
Giovedì
9 Luglio
IL CINEMA DELL’ANARCHIA
E DELL’IRRIVERENZA
Da un’idea di Michael Cane, che è anche voce narrante nel film, un vibrante spaccato della swinging london degli anni Sessanta. Figlio di una donna delle pulizie e di un ven-ditore di pesce, l’attore britannico non racconta solo l’ascesa dei musicisti inglesi, ma an-che l’improvvisa e clamorosa affermazione della classe operaia. Scorrono sullo schermo Paul McCartney e Roger Daltrey, Mick Jagger e Marianne Faithfull, la modella Twiggy e il fotografo David Bailey, nonché Mary Quant, la stilista che ha inventato la minigonna.
Giovedì 9 Luglio
Da un’idea di Michael Cane, che è anche voce narrante nel film, un vibrante spaccato della swinging london degli anni Sessanta. Figlio di una donna delle pulizie e di un ven-ditore di pesce, l’attore britannico non racconta solo l’ascesa dei musicisti inglesi, ma an-che l’improvvisa e clamorosa affermazione della classe operaia. Scorrono sullo schermo Paul McCartney e Roger Daltrey, Mick Jagger e Marianne Faithfull, la modella Twiggy e il fotografo David Bailey, nonché Mary Quant, la stilista che ha inventato la minigonna.
Giovedì
9 Luglio
IL CINEMA DELL’ANARCHIA
E DELL’IRRIVERENZA
Da un’idea di Michael Cane, che è anche voce narrante nel film, un vibrante spaccato della swinging london degli anni Sessanta. Figlio di una donna delle pulizie e di un ven-ditore di pesce, l’attore britannico non racconta solo l’ascesa dei musicisti inglesi, ma an-che l’improvvisa e clamorosa affermazione della classe operaia. Scorrono sullo schermo Paul McCartney e Roger Daltrey, Mick Jagger e Marianne Faithfull, la modella Twiggy e il fotografo David Bailey, nonché Mary Quant, la stilista che ha inventato la minigonna.