FIGURE DI DONNA
RITRATTI, APPENA ABBOZZATI,
DI DONNE STRAORDINARIE
A cura di Mario Ferrari
______________
I tre incontri si sono tenuti a Castell’Arquato, nel Palazzo del Podestà, a integrazione della rassegna sulle donne dello schermo programmata al cinema Capitol di Fiorenzuola tra il 3/12/2022 e il 5/2/2023.
______________
PRESENTAZIONE
Sono più di trent’anni che promuovo rassegne cinematografiche sulle donne dello schermo. La prima la organizzai a Reggio Emilia, in un cinema di provincia, nel 1990. S’intitolava Schegge sparse di un monolite e il monolite cui alludeva il titolo era appunto la donna, con tutte le sue sfaccettature. Con il passare degli anni l’idea che i personaggi femminili siano di gran lunga più interessanti di quelli maschili nel recepire, interpretare, trasfigurare i segni del tempo e le contraddizioni sociali, è diventata sempre più una certezza, sostanziata in decine di rassegne. Sottotraccia, in queste rassegne, vi era un interrogativo di fondo, che è poi lo stesso che assillava Freud: che cosa vuole davvero la donna ? La risposta a questa domanda, curiosamente, non l’ho tratta dalle centinaia di film che ho proposto, e nemmeno dalla letteratura e dal teatro, ma da alcune vicende molto particolari che voglio qui raccontare. Quello che emerge è che non è vero che le donne non abbiano una storia alle spalle ma che la storia delle donne non va cercata negli stessi libri in cui leggiamo la storia degli uomini. Una grande donna, così, non è una donna che riesce alla grande in ciò che di solito, storicamente e socialmente, è appannaggio esclusivo degli uomini. Una grande donna, tutt’alcontrario, è invece una donna che eccelle in ciò che gli uomini non farebbero mai. Questa, in estrema sintesi, è la grande lezione di Hermine Moss, la meno nota delle donne straordinarie cui faccio cenno, nonché il succo del percorso proposto. Mario Ferrari
PROGRAMMA
Giovedì 18 Novembre 2021
SYLVIA BEACH E ADRIENNE MONNIER
LE LIBRAIE DI ROU DE L’ODEON A PARIGI
A Parigi, lungo la Senna, con vista sulla cattedrale di Notre Dame, si trova quella che è forse la più famosa libreria al mondo. Si chiama Shakespeare & Company, ma quando venne aperta, nei primi decenni del Novecento, si trovava in Rue de L’Odeon, poco distante da un’altra celebre libreria, La Maison des Amis de livres di Adrienne Mon-nier. Ad aprirla fu una giovane americana, Sylvia Beach, che divenne famosa per avere pubblicato un solo libro, l’Ulisse di Joyce. A questa libraia, al suo sodalizio, anche amoroso, con Adrienne Monnier, e allo straordinario cenacolo culturale cui diede vita in Rue de l’Odeon, è dedicata la serata, che oltre a Joyce darà spazio a Hemingway, a Ezra Pound, e agli altri celebri scrittori che resero grande Shakespeare & Company.
Giovedì 25 Novembre 2021
ALMA MHALER E LA PUPAIA
DI OSKAR KOKOSCHKA
Il suo primo bacio lo diede a Gustav Klimt. Sposò il grande musicista Gustav Mahler, l’architetto del “Bauaus” Walter Gropius e lo scrittore Franz Werfell, e per un breve e intenso periodo fu amante di Oskar Kokoschka. Venne chiamata la Musa delle quattro arti, ma è sulla sua relazione con Kokoschka che è incentrata la serata, che oltre all’arte di Kokoschka racconterà della sconosciuta pupara che realizzo per l’artista un simulacro di dimensioni umane dell’amante perduta. Di nuovo, quindi, due donne a confronto, l’immortale Alma Mahler e la giovane pupara che, per non illudere Kokoschka, abdicò alla propria arte e rinnegò la propria professione.
Giovedì 9 Dicembre 2021
NADEZDA KRUPISKAJA E INESSA
ARMAND: LE DUE DONNE DI LENIN
Lenin, il leader della rivoluzione bolscevica, è stato sposato per tutta la vita con Nadezda Krup-skaja, che conobbe giovanissima, e che l’accudì nei lunghi anni della malattia. Lenin, però, ebbe anche un’amante, che il potere sovietico tenne a lungo segreta, Inessa Armand. La storia di que-ste due donne, del loro rapporto con Lenin e tra di loro, è al centro di quest’ultima serata.